Rick Owens e l'Apocalisse nella Stagione SS 2021


Rick Owens è uno dei più grandi interpreti della moda del nostro tempo—uno stilista che, quasi letteralmente, sbatte in faccia la realtà delle sue creazioni. Una verità assoluta che ti prova, ti sfida, ti interroga. Rick Owens non è per tutti, ma proprio per questo ciascuno di noi vorrebbe, in segreto, esser "degno" di portare quei capi così come lui li ha concepiti. 

 

 

Nessuno sfarzo, quindi, ma uno spoglio e ordinato paesaggio architettonico fa da palco alla presentazione della nuova collezione donna P/E2021: in pieno lido veneziano, una Piazza deserta accoglie una sceneggiatura post apocalittica, fatta di fumo e abiti che sembrano usciti dalle fotografie dei film di George Milner, regista e sceneggiatore della serie Mad Max. Compare anche una rappresentazione di Phlegethon ("Flegetonte"), il fiume di sangue bollente in cui sono immersi i "violenti verso il prossimo", dal Canto XII della Divina Commedia. Attraverso questa metafora dura, sicuramente influenzata dalla pandemia, Owens racconta il disagio e l'esigenza che rabbuia il contemporaneo:

 

«Non il centro dell’inferno ma la strada verso di esso. Insomma dove siamo oggi».

Va in scena un cammino solitario, fatto di abiti minimal ed estremi che ricordano le vesti di guerrieri e amazzoni: consci del proprio destino e dello scontro impari che dovranno affrontare. Mentre fumo e vento sferzano la Piazza dell'ex Casinò di Venezia, l'edificio di sfondo, quasi, post-atomico prelude ad una sfilata minimale ma di forte impatto—sia per la fierezza degli abiti, sia per la consapevolezza che non siano per tutti. Sì, Owens scopre le carte come farebbe un profeta. Come un Messia indica la via per la salvezza, ci intrattiene con la meraviglia delle sue creazioni, lasciando intendere cha a molti saranno precluse. Annuncia che siamo alla fine dell'esplorazione, siamo alla fine della scoperta, ed è lui che la sancisce. Ogni strada è stata esplorata e battuta. (Guarda la Nostra Collezione Rick Owens)